Anna Kappler un’artista dalle note romantiche con un’attenta selezione di ritratti e paesaggi che ben esprimono le abilità della pittrice. Quadri realizzati con tecniche miste, tra acquarelli che si legano a gessetti e ai pastelli, opere che possono essere considerate “romantiche”, dove il paesaggio e la donna divengono protagonisti non invadenti e in assoluta armonia con le parti. Mi piace parlare di Romanticismo mentre osservo i quadri di Anna perché in essi si crea un nesso imprescindibile tra opera d’arte e dimensione spirituale, non solo una bellezza intesa come grazia ma un vero e proprio moto emotivo suscitato nell’animo dell’osservatore che viene catturato dagli effetti del colore...il blu e l’azzurro generano vibrazioni spirituali raggiungendo l’anima, il colore avvolge chi osserva e finisce per acquisire un odore, un sapore e un suono...caratteri che lo stesso Kandiskij nei primi del ‘900 riconosceva all’uso del blu nei sui dipinti, per lui il Blu era il protagonista perché implicava profondità e diveniva il colore “spirituale” per eccellenza distaccandosi da una concezione puramente materialista dell’arte, ed è in questo concetto che riconosco anche il lavoro di Anna Kappler
Dott.ssa Emanuela Pellegrino Storica dell'arte





sabato 19 novembre 2011

Arco d'autunno - olio su tela - 50x60

3 commenti:

  1. Arco d'Autunno ( poesia di Franco Maccioni )

    L'autunno s'abbraccia...
    nel lunghissimo viale
    e le ombre...
    come soldati in armi
    sull'attenti attendono!
    Si congiungono l'alberi
    regalandoci un arco
    che s'incunea spedito
    e profumato d'essenza
    là dove termina
    forse...
    ai piedi d'una Cappella
    o tra le colline
    il piccolo paese...
    E s'accendono oramai
    le luci della notte...
    mentre l'autunno avanza!

    FRANCO MACCIONI
    ( © Copyright - Tutti i diritti riservati )

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  2. Commento di Francesco Cosentino :
    osa sono gli alberi se non la simbologia degli esseri umani.... signifanti espressivi di emozionanti ricordi che ci riportano nel passato e nel ricordo dei nostri antenati... non vi è vita senza il passato ... non vi è storia ... ma non ci sarebbe neanche futuro ... i nostri ricordi si materializzano attraverso gli alberi ritratti dall'artista e ci fanno sognare un cammino che porta verso una chiesa o verso una "bara culla"- ma che ci dice che tutto non finisce lì e che la vita continua .. ed è in questa dimensione la pacatezza e la serenità che si prova nel guardare con il cuore e con la mente l'espressione artistica del pittore e gli scritti del poeta.Ecco perchè provo serenità, nonostante la ragione mi fa percepire la fine ... soprattutto nel pensare al tramonto della vita terrena.... bravi pertanto il poeta ed il pittore che trasmettono con linguaggio logico ed analogico la stessa emozione. grazie ad entrambi. veramente bravi!(Francesco Cosentino)

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