Anna Kappler un’artista dalle note romantiche con un’attenta selezione di ritratti e paesaggi che ben esprimono le abilità della pittrice. Quadri realizzati con tecniche miste, tra acquarelli che si legano a gessetti e ai pastelli, opere che possono essere considerate “romantiche”, dove il paesaggio e la donna divengono protagonisti non invadenti e in assoluta armonia con le parti. Mi piace parlare di Romanticismo mentre osservo i quadri di Anna perché in essi si crea un nesso imprescindibile tra opera d’arte e dimensione spirituale, non solo una bellezza intesa come grazia ma un vero e proprio moto emotivo suscitato nell’animo dell’osservatore che viene catturato dagli effetti del colore...il blu e l’azzurro generano vibrazioni spirituali raggiungendo l’anima, il colore avvolge chi osserva e finisce per acquisire un odore, un sapore e un suono...caratteri che lo stesso Kandiskij nei primi del ‘900 riconosceva all’uso del blu nei sui dipinti, per lui il Blu era il protagonista perché implicava profondità e diveniva il colore “spirituale” per eccellenza distaccandosi da una concezione puramente materialista dell’arte, ed è in questo concetto che riconosco anche il lavoro di Anna Kappler
Dott.ssa Emanuela Pellegrino Storica dell'arte





domenica 24 giugno 2012

L'infinito - olio su tela 50x40 cm ( Collezione privata )

1 commento:

  1. L'orizzonte tra il cielo ed il mare,non e' perfettamente definito,assumendo cosi' un corpo unico,con un vago senso di infinito. La figura femminile,a noi appare ignota,in quanto di spalle e non frontale,quindi non conosciamo i valori somatici del soggetto,che tuttavia,appare in un contesto elegante,a giudicare dall'arieggiato e mosso vestito.I volatili impegnati nella loro traiettoria,nella scia illusoria del cielo,sono indice di liberta'.Il messaggio irradiato da questo dipinto e' fin troppo evidente:La donna ( il pensiero),si perde in una visuale arcana,non come abbiamo gia' riferito,relativamente definita,per cui il soggetto e' persa nella sua meditazione o magari nei suoi perche',o piu' semplicemente anela ad un amore,forse platonico o vissuto, da collocare oltre l'infinito visibile,forse in una terra lontana,al di fuori di quel mare,che sembra cullare il suo sogno. La rena sottostante la bicicletta,appare bagnata con i riflessi d'ombre della giovane figura ,mentre la sabbia,pare costituire un sentiero( quello della vita),da percorrere con qualsiasi mezzo ( la bicicletta).La vegetazione espressa nell'angolo in basso a destra,non e' particolarmente felice e timbrata nell'espressione,ossia con colori vivi e contrastati e la" Kappler", ha sottolineato con questo una cornice,che accompagna l'intero elaborato.Tutto sommato e' un'opera,ad alto contenuto riflessivo, mentre la cromatica e tranquilla dose ,tendente all'azzurrino,infonde pace,serenita' nella sua piu' felice esposizione umana.Credo che questa valida Autrice,in fatto di colore,abbia molto talento e questa e' la prova piu' evidente,per cui la invitiamo a forgiare ancora dipinti,di questa polivalente portata.Ha tentato di avvicinarsi alla corrente del Classicismo e in parte,dobbiamo ammetterlo,ha ripercorso le orme,dei grandi Maestri,della paesaggistica dellla seconda meta' dell' '800,quei grandi Autori che con le loro opere ,hanno fatto parlare il mondo,come forse,un giorno, fara' parlare anche lei. Auguri Anna Kappler !!! di Pasquale Solano - Critico d'Arte

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